Che cosa sono le smart city? Come funzionano le smart city? Vediamo di capire meglio i vantaggi di una città intelligente.

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Ormai, nel linguaggio comune, sentiamo parlare frequentemente di smart city, ma sappiamo esattamente che cosa siano? Cosa possono offrire ai cittadini? Quali competenze sono richieste per costruirle e farle funzionare? Universalmente riconosciute come “città intelligenti”, smart appunto, sono sempre più spesso al centro dell’attenzione mediatica e del dibattito politico. Oggi vogliamo fare il punto su queste realtà che meritano di essere approfondite, in quanto sono – e saranno sempre di più in futuro – il contesto in cui ci troveremo tutti a muoverci e operare.

Smart city: cosa sono, a che servono e come funzionano.

Le smart city sono la rappresentazione pratica di una pianificazione urbanistica 4.0, in cui la progettazione punta a migliorare la qualità della vita. Comunemente si utilizza questo concetto per illustrare nuove strategie di sviluppo urbanistico, finalizzate a migliorare l’architettura, la mobilità e le infrastrutture delle grandi città. Come il nome stesso suggerisce, l’idea di smart city si fonda sull’impiego di tecnologie moderne, ma attenzione a non leggerlo a senso unico: la città diventa “intelligente” non solo perché è una “città digitale”. La smart city è una città che gestisce le risorse in modo intelligente, mirando a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente. Ha inoltre un’attenzione specifica per la qualità della vita e i bisogni dei propri cittadini. Si tratta, quindi, di uno spazio che sa stare al passo con la rivoluzione digitale, equilibrando esigenze e servizi in maniera innovativa. La tecnologia, in questo senso, è al servizio dell’obiettivo finale e vi sono diversi suoi aspetti che possono essere sfruttati per rendere smart una città: la rete wi-fi diffusa e accessibile in vari punti della città, gli oggetti che si scambiano informazioni tra di loro, gli impianti di illuminazione in grado di riprodurre la luce del giorno. Per tutti questi motivi la smart city è costellata di sensori che generano una grande quantità di dati, utilizzati sia per proporre servizi più evoluti ed in tempo reale, sia per permettere alle amministrazioni una gestione sempre più precisa ed efficiente.

Smart city: quali sono i vantaggi.

Sono diversi i settori in cui l’evoluzione in senso smart può portare dei benefici concreti ai cittadini: mobilità, sicurezza, sanità, energia, impatto ambientale, sviluppo economico e immobiliare, etc.

Senza dubbio il vantaggio più pratico ed immediato è quello di un considerevole risparmio di tempo: in una smart city i minuti trascorsi nelle interazioni con la Pubblica amministrazione e il sistema sanitario si riducono drasticamente e possono essere impiegati in maniera migliore.

Le smart city prestano inoltre particolare attenzione all’impatto ambientale (tema più che mai attuale): ne sono un esempio le modifiche urbanistiche e i nuovi servizi per rivitalizzare i centri urbani, la diminuzione degli sprechi energetici e delle emissioni inquinanti, i progetti per il miglioramento dell’efficienza degli edifici, la promozione della mobilità elettrica, le reti Wi-Fi gratuite e ancora la possibilità di pagare il parcheggio per l’auto o il biglietto dei mezzi pubblici utilizzando il proprio smartphone. La tecnologia al servizio dell’ambiente: per esempio, sapevate che è possibile trasformare in energia elettrica i passi delle persone? In una città intelligente, inoltre, è possibile praticare una mobilità sostenibile, fatta di bike sharing, car sharing e auto ibride o elettriche. Allo stesso modo si cerca di puntare a ridurre il traffico – e di conseguenza l’inquinamento – e a migliorare la rete dei trasporti pubblici.

Dal punto di vista tecnologico, le possibilità sono tantissime. Basta pensare, per esempio, alle reti di sensori in grado di misurare diversi parametri per una gestione più efficiente della città, con dati forniti in modalità wireless e in tempo reale ai cittadini o alle autorità. È così possibile per le amministrazioni ottimizzare tutta una serie di attività quali, per citarne solo alcune, la cura degli spazi verdi, l’illuminazione stradale, il monitoraggio dell’inquinamento, etc. Non solo spazi pubblici: in una città 4.0 anche le abitazioni private concorrono a raggiungere l’obiettivo. Per esempio: palazzi in grado di regolare l’intensità dell’illuminazione interna in base alla luce esterna, sistemi di termoregolazione autonomi, rivelatori di inquinamento ambientale e acustico, etc.

Ma attenzione: anche i cittadini devono fare la loro parte! Una smart city, infatti, deve anche saper invogliare le persone a intervenire e partecipare proattivamente al miglioramento e alla risoluzione dei problemi comunali. Esistono, per esempio, apposite piattaforme per inviare in tempo reale le proprie segnalazioni su qualsiasi problema riscontrato per le strade. In questo modo, ogni cittadino è responsabilizzato e soprattutto parte fondamentale del miglioramento della qualità di vita di cui tutti, lui compreso, possono beneficiare.

Smart city in Italia

Italia, Milano e Bologna sono le città migliori per quanto riguarda la vivibilità urbana e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Secondo Smart City Index 2020, l’analisi annuale che classifica le città italiane in base al loro sviluppo infrastrutturale, Trento è la città con le infrastrutture più sostenibili d’Italia, seguita da Torino e nuovamente da Bologna, rispettivamente al secondo e terzo posto, mentre Milano resta imbattibile per quanto riguarda la sharing mobility. Nelle classifiche nazionali compaiono anche città di medie dimensioni ma già da qualche anno sulla buona strada, quali Bergamo, Parma e Modena – solo per citarne alcune.

Tante poi sono le personalità italiane che operano nel settore: ricordiamo per esempio il torinese Carlo Ratti, architetto e ingegnere conosciuto a livello internazionale da sempre in prima linea sulle tematiche di sostenibilità e miglioramento urbano. Si tratta infatti di uno dei grandi protagonisti del dibattito mondiale sull’influenza delle nuove tecnologie sul futuro delle nostre città. Con la sua visione ottimista, l’approccio pragmatico e la grande capacità comunicativa, immagina il nostro futuro proponendo un modello di città in cui l’architettura urbana diventa realmente capace di sentire e rispondere in tempo reale a noi e alle nostre necessità.

Quindi ogni città può diventare una smart city?

La risposta è sì: ogni città, potenzialmente, può diventare una smart city. Viviamo in un contesto dinamico che cambia continuamente: i cambiamenti climatici, la rapida crescita della popolazione, la scarsità di risorse energetiche e idriche, il progresso tecnologico sono solo alcuni dei fattori che influenzano profondamente la vita dei centri urbani. L’obiettivo di una “città smart” è proprio quello di sfruttare le opportunità offerte da questi continui cambiamenti per creare nuovi progetti e servizi che migliorino la vita dei cittadini, rispettando l’ambiente e pensando alle future generazioni.

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